Smagliature? Per chi ha questo problema si può intervenire immediatamente dopo la comparsa delle prime striature, quando le smagliature non sono ancora definitive e assumono una colorazione rossastra.
Le smagliature si manifestano sotto forma di lesioni lineari e fusiformi, ricoperte da una cute sottile liscia o lievemente pieghettata, talvolta depressa.
Non presentano follicoli piliferi, né ghiandole sudoripare. L’esordio è in generale asintomatico, ma può essere accompagnato da una leggera sensazione di prurito o più raramente, da bruciore e da dolore.
Spiega la dott.ssa Patrizia Persini, docente della Scuola Superiore di Medicina Estetica dell’Agorà di Milano:
“Funzionano, tra gli altri, i trattamenti combinati: sedute di radiofrequenza, di peeling e biorivitalizzazione, ovvero microiniezioni di cocktail di sostanze che stimolano collagene ed elastina, come polinucleotidi, aminoacidi, oligoelementi e vitamine antiossidanti.
Con tre sedute in media, il risultato è buono, ma solo sulle smagliature rosse, di recente formazione e l’esposizione al sole è permessa dopo circa un mese dall’ultima seduta”.
Smagliature in gravidanza
Le smagliature in gravidanza (striae gravidarum) si osservano con elevata frequenza nelle donne gravide di razza bianca: la zona più colpita è l’addome, seguita dal seno.
Dopo il parto le lesioni tendono a diventare più chiare e meno visibili, ma non scompaiono completamente.